Esperienze
Il piacere della scoperta dei vini DOC valdostani
Degustazioni
in cantina
Nella nostra barricaia, un ambiente accogliente con volta in pietra verde di Verrayes e la presenza di un antico torchio, avremo modo di raccontarvi del mondo enologico valdostano, sorseggiando alcune delle nostre etichette. Non mancherà sicuramente il Moscato di Chambave, vino caratteristico del territorio e punto di riferimento della nostra produzione.
Prima della degustazione, potremo fare due passi dinnanzi alla cantina e i visitare i locali di vinificazione.
Degustazioni
in vigna
Durante la bella stagione, da inizio maggio sino a fine settembre, il clima e il cielo terso ci invitano a vivere in natura, all’aria aperta.
E così le nostre degustazioni partono dalla cantina e dai locali di vinificazione per proseguire tra i filari delle nostre vigne.
Il breve viaggio si conclude su un piccolo terrazzamento ben esposto, con una vista incredibile sul centro valle e sulle vette della regione: qui ci prenderemo il tempo per degustare i nostri vini DOC Vallée d’Aoste.
Picnic
in vigna
Il picnic firmato La Vrille ti consente di scoprire l’anfiteatro naturale che si estende alle spalle della nostra cantina durante una pausa degustazione en plein air! Prenota il tuo cestino e goditi un momento di totale relax degustando i nostri vini accompagnati dai migliori prodotti caseari e salumi del territorio, scegliendo in piena autonomia uno dei cinque punti tappa ombreggiati presenti nei vigneti.
In omaggio un bicchiere e una pochette firmati La Vrille, un cavatappi personalizzato e la mappa dei luoghi.
Le bottiglie che non vengono consumate in vigna, potete naturalmente portarle a casa (come sempre, bevete responsabilmente).
La mappa dei vigneti
Punti tappa
1 / La Vrille, Verrayes
La nostra è una piccola azienda vitivinicola, nata dalla passione di Hervé Deguillame, da sempre appassionato viticulteur encaveur. Nato a Marsiglia, dopo alcuni anni di servizio nella marina militare francese ha voluto dedicarsi alle vecchie vigne di famiglia in Valle d’Aosta.
L’azienda coltiva uva dai primi anni 90 e vede la sua prima vinificazione nel 2005. Da allora, innovazione e tradizione coesistono in modo armonioso.
La Vrille, in italiano il viticcio, è l’organo che la vite impiega per aggrapparsi e sostenersi lungo la sua crescita.
2 / Lo Chambave e ...
La DOC Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste DOC, che disciplina i vini valdostani dal 1971, prevede 7 sottozone, tra cui quella di “Chambave” in cui ci troviamo. Si caratterizza per lo Chambave rosso, il suo moscato e l’incredibile passito.
Il Muscat de Chambave viene già citato in alcuni testi alla fine del XIV secolo. Correva l’anno 1389, alla corte dei Savoia …
Si tratta di moscato bianco, detto “à petit grain”, vitigno storico della tradizione valdostana, che viene lavorato nella versione secca (lo Chambave Muscat) e in quella passita (lo Chambave Muscat Flétri), che prevede l’appassimento naturale dei grappoli in cassetta.
3 / La natura e l'uomo
Tutto inizia dal lavoro in vigna, dove riserviamo una cura particolare e rispettosa alla pianta per evitare trattamenti superflui al vigneto, arrivando alla vendemmia con un grappolo sano e maturo.
Lavoriamo quasi esclusivamente a mano e molte sono le lavorazioni accessorie che permettono di avere piante forti e condizioni sfavorevoli alle malattie. I prodotti che impieghiamo guardano al rispetto per l’ambiente, per le piante e, in sintesi, per le persone.
In cantina poi, con l’aiuto dell’uomo, la natura fa il suo corso.
4 / I vitigni autoctoni
La zona in cui ci troviamo è nota per l’attento recupero e la coltivazone di varietà autoctone, ovvero di vitigni che hanno avuto origine nella nostra regione.
In azienda, oltre al Muscat, lavoriamo il Cornalin, il Fumin, il Petit Rouge e il Vuillermin (quest’ulitmo è davvero una rarità!), tutti vitigni coltivati prevalentemente, se non esclusivamente, nel territorio di origine.
Tali vitigni, fonte di biodiversità e di unicità del territorio valdostano, sono stati valorizzati a partire dagli anni novanta del secolo scorso, grazie all’attività di identificazione e di selezione promossa dall’Institut Agricole Régional.
5 / I vitigni interregionali
A un passo da noi, in bassa valle e in Piemonte, si coltiva il famoso Nebbiolo. Da noi questo vitigno, in assemblaggio con altre uve, da vita al “Clairet de Chambave”.
Un tempo, il “Chiaretto di Ciambava” seguiva una vinificazione simile agli sforzati e dava origine a un vino che veniva consumato dopo 5/6 anni di affinamento in botti . Vi sono citazioni del 1494 che attestano che il vino è stato servito presso il castello di Issogne a Carlo VIII, re di Francia, in grandi calici di Murano cesellati con lo stemma della casata degli Challant.
Sconfinando nel vicino Vallese, in Svizzera, è agevole imbattersi in vigneti di Petite Arvine, un vitigno che anche sul nostro territorio, dalle quote significative, i suoli aridi e le esposizioni soleggate, si esprime con grande eleganza e con un intenso profilo aromatico.
6 / La viticoltura eroica
La nostra cantina e tutti i nostri vigneti sono situati tra il Comune di Verrayes e quello di Chambave, al centro della Valle d’Aosta, a 670 metri slm. Si trovano lungo il percorso della Via Francigena e i suoi terrazzamenti offrono una splendida vista sul Mont Avic e sul Mont Emilius.
Qui, come in tutta la regione, si coltiva nonostante le molte avversità che il terreno e il clima impongono, praticando una viticoltura eroica, su pendii molto scoscesi, spesso terrazzati, con inverni freddi e nevosi, estati calde e siccitose.
Pochissima meccanizzazione, produttività molto bassa, duro lavoro … e vini di estrema finezza e qualità, capaci di trarre il meglio dal territorio e dal savoir faire dei vignerons.
7 / Raggiungendo Marseiller
Alzando gli occhi, oltre le vigne di Petite Arvine e gli antichi terrazzamenti realizzati con muretti a secco, si intravede un vecchio sentiero che conduce sino al villaggio di Marseiller.
Lì, si trova l’omonima cappella, un piccolo e raro tesoro costruito durante la prima metà del XV secolo, famoso per i suoi affreschi realizzati dal pittore Giacomino d’Ivrea raffiguranti temi classici della tradizione religiosa cristiana come il Giudizio Universale, l’Adorazione dei Magi, la Strage degli Innocenti.
Un luogo inaspettato, solitario e adagiato su un promontorio panoramico dove un giorno, non troppo lontano, arriveranno i nostri vigneti, anello di congiunzione tra il fondo valle e le frazioni alte del territorio.
8 / Le erbe aromatiche
La Valle d’Aosta ha un clima fortemente condizionato dalla sua topografia. La zona centrale in cui ci troviamo, con esposizione a sud, isolata dalle correnti umide mediterranee e atlantiche, ha un microclima con un elevato grado di aridità, con precipitazioni anche inferiori ai 500 mm/anno.
Qui si trovano alcune oasi xerotermiche con piante mediterranee come il timo (Thymus vulgaris) e specie tipiche delle zone aride come il finocchio selvatico (Foeniculum vulgare Mill.) e l’assenzio (Artemisia absinthium L.).
Sono i sentori di queste erbe aromatiche che caratterizzano i nostri vigneti e conferiscono sentori di grande interesse e finezza ai nostri vini, su tutti il Muscat de Chambave, con il suo bouquet floreale e fruttato in cui si riconoscono albicocca, pesca, salvia e timo.
9 / La cantina e la barricaia
La cura che riserviamo alla coltivazione della vigna prosegue in cantina, negli ambienti scavati nella roccia, dove vengono assecondati i naturali processi per la vinificazione, senza inutili ed eccessive manipolazioni del vino.
Nel locale vinificazione si trovano le vasche in acciaio inox a temperatura controllata; due passi più in là, vi è la stanza dedicata all’appassimento del nostro passito, il Chambave Muscat Flétri.
Nella barricaia, costruita a volta con la pietra verde di Verrayes, avviene l’affinamento in tonneaux di alcuni dei nostri vini rossi. Questo stesso locale, piccolo e accogliente, ospita i momenti di degustazione. Da sempre l’azienda lavora con l’obiettivo di mantenere un’impronta di qualità e territorialità legata a una produzione annua limitata.